Mostra “Henri Cartier-Bresson e l’Italia”

Foto Henri Cartier-Bresson, Siena, 1953

10 febbraio 2025 – Prenderà il via tra pochi giorni, presso CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia di Torino, un’importante mostra su Henri Cartier-Bresson (Chanteloup-en-Brie, 1908 – Montjustin, 2004), uno dei pionieri del fotogiornalismo.

La mostra

Dopo le mostre dedicate a Tina Modotti e Mimmo Jodice, CAMERA presenta la sua prima mostra del 2025: Henri Cartier-Bresson e l’Italia.

Si tratta della più importante retrospettiva mai realizzata sul lungo legame tra il celebre fotografo francese e l’Italia. Per la prima volta, viene raccontato in modo completo e approfondito il rapporto tra Cartier-Bresson, soprannominato “l’occhio del secolo”, e il nostro paese, che amava particolarmente per la sua vivace vita di strada. Era proprio in queste strade che il fotografo trovava gli “istanti decisivi” che hanno segnato la sua carriera e che lo hanno reso famoso.

Attraverso 160 fotografie vintage e svariati documenti, tra cui giornali, riviste e libri, la mostra traccia la storia di un legame che inizia negli anni ’30 e continua fino agli anni ’70, quando Cartier-Bresson lascia la fotografia.

L’esposizione, realizzata in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, è frutto di un lavoro congiunto tra la Fondation Henri Cartier-Bresson di Parigi e la Fondazione CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia di Torino, con la curatela di Clément Chéroux e Walter Guadagnini, direttori delle rispettive fondazioni.

Accompagna la mostra un catalogo edito da Cimorelli.

Durata

La mostra si svolgerà dal 14 febbraio al 2 giugno 2025.

Orari

Gli orari di apertura della mostra:

  • Tutti i giorni, ore 11.00 – 19.00
  • Giovedì, ore 11.00 – 21.oo

Ultimo ingresso: 30 minuti prima della chiusura

Prezzi

Il costo dei vari tipi di biglietti di ingresso disponibili:

  • Biglietto intero: € 12,00
  • Biglietto ridotto: € 8,00
    (0-26 anni, over 70 e varie altre tipologie di visitatori)
  • Biglietto ridotto gruppi scuola: € 6,00
    (gruppi di almeno 15 studenti di scuole, università e istituti di formazione)
  • Biglietto ridotto #2: € 4,00
    (associati ALI e dipendenti Intesa Sanpaolo)
  • Biglietto gratuito:
    bambini 0-12 anni; possessori Abbonamento Musei o Torino+Piemonte Card; soci ICOM; dipendenti ENI e Lavazza; Amici di Palazzo Magnani;  visitatori con disabilità e un loro accompagnatore; guide turistiche abilitate; giornalisti iscritti all’albo.

Biglietti

I biglietti per la mostra possono essere acquistati online su VivaTicket, la biglietteria ufficiale di CAMERA.

Questo il catalogo ufficiale della mostra, acquistabile online su Amazon:

Catalogo mostra "Henri Cartier-Bresson e l'Italia"

Henri Cartier-Bresson e l’Italia
a cura di Walter Guadagnini e Clément Chéroux
Dario Cimorelli Editore (2024)
224 pagine

» Altri libri di/su Cartier-Bresson
» Stampe e poster di Cartier-Bresson

Camera

CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia – Via delle Rosine, 18 – 10123 Torino (TO)

Contatti

CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia

Telefono: (+39) 011 088 1150
Email: camera@camera.to

Ufficio stampa

Giulia Gaiato e Rachele Nani

Telefono: (+39) 011 088 1151
Email: pressoffice@camera.to

Henri Cartier-Bresson

Henri Cartier-Bresson è nato il 22 agosto 1908 a Chanteloup, in Francia, e morto il 3 agosto 2004 a Céreste, sempre in Francia. Considerato uno dei fotografi più influenti del XX secolo, è noto per essere stato un pioniere della fotografia documentaristica e per aver sviluppato il concetto di “momento decisivo”, una filosofia che enfatizzava la cattura di istanti significativi in modo spontaneo.

Nel corso della sua carriera, Cartier-Bresson ha lavorato con il fotogiornalismo, viaggiando in tutto il mondo e documentando eventi storici chiave, come la fine della Seconda Guerra Mondiale e la rivoluzione cinese. È stato tra i fondatori della celebre agenzia fotografica Magnum Photos nel 1947, che ha avuto un ruolo cruciale nell’evoluzione della fotografia come forma d’arte e di giornalismo.

Il suo stile fotografico è caratterizzato dall’uso di un piccolo formato di fotocamera (spesso una Leica), che gli permetteva di catturare scene in modo discreto e senza disturbare la spontaneità del momento. Le sue immagini, prevalentemente in bianco e nero, sono state riprodotte in innumerevoli libri, mostre e pubblicazioni in tutto il mondo.

Cartier-Bresson ha anche svolto un’importante attività nel campo del ritratto, catturando figure famose come Pablo Picasso, Jean-Paul Sartre e Albert Camus. Tuttavia, la sua maggiore passione rimase il reportage sociale e politico.

Nel 1970, Henri Cartier-Bresson decise di ritirarsi dalla fotografia attiva, per concentrarsi sulla pittura. Sebbene abbia smesso di scattare foto, la sua influenza nel mondo della fotografia rimase indiscussa. È stato ampiamente riconosciuto per la sua capacità di osservare e interpretare il mondo in modo unico, lasciando un’eredità duratura nell’ambito della fotografia e della cultura visiva.

Henri Cartier-Bresson è stato anche un appassionato del movimento surrealista e ha avuto un ruolo fondamentale nell’evoluzione della fotografia come arte visiva, distinguendosi per l’approccio rispettoso nei confronti dei soggetti e per il suo impegno nel raccontare storie attraverso le immagini.