Il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano, situato a Torino al piano nobile del magnifico Palazzo Carignano, è uno dei più importanti luoghi di memoria storica in Italia.
Qui sotto una sua breve storia e descrizione e tutte le info utili per la visita.
Indice
Storia e descrizione
Questo museo non solo custodisce una collezione inestimabile di reperti risorgimentali, ma racconta anche la storia dell’unificazione italiana attraverso un percorso espositivo moderno e coinvolgente, immerso in un contesto architettonico di grande rilevanza storica.
Storia del Museo
Il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano, fondato nel 1878 per commemorare Vittorio Emanuele II, ha attraversato diverse fasi di trasformazione prima di diventare l’istituzione moderna che conosciamo oggi. Inizialmente ospitato nella Mole Antonelliana, il museo trovò la sua prima sede permanente nel 1908. Tuttavia, fu nel 1938 che il museo venne trasferito nella sua attuale collocazione all’interno di Palazzo Carignano, un edificio storico di grande rilevanza, progettato dal celebre architetto barocco Guarino Guarini tra il 1679 e il 1683.
Il trasferimento a Palazzo Carignano segnò l’inizio di un nuovo capitolo per il museo, che beneficiò di spazi più ampi e prestigiosi. Nel corso degli anni, il museo ha subito numerose modifiche e aggiornamenti per rispondere alle esigenze di conservazione e alle aspettative del pubblico. Dopo le celebrazioni per il centenario dell’Unità d’Italia nel 1961, le collezioni furono parzialmente ridimensionate, ma il vero cambiamento avvenne dopo le Olimpiadi di Torino del 2006, quando il museo fu chiuso per un restauro completo e un radicale riallestimento.
Questi lavori di restauro, durati cinque anni, si conclusero con la solenne riapertura del museo il 18 marzo 2011, in occasione delle celebrazioni per il 150º anniversario dell’Unità d’Italia, alla presenza del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il nuovo allestimento non solo migliorò la qualità degli spazi espositivi, ma introdusse anche tecnologie moderne e contributi multimediali, rendendo il percorso museale più accessibile e coinvolgente per i visitatori di ogni età.
Il restauro ha inoltre permesso di valorizzare ulteriormente le collezioni storiche del museo, che spaziano dal periodo risorgimentale fino alla nascita della Repubblica Italiana nel 1946. Oggi, il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano non è solo un luogo di conservazione di cimeli preziosi, ma anche uno spazio dinamico e interattivo che racconta la storia dell’unificazione italiana con una prospettiva innovativa e al passo con i tempi.
Architettura di Palazzo Carignano
Palazzo Carignano è un capolavoro dell’architettura barocca piemontese e un simbolo di rilevanza storica per l’Italia. Progettato da Guarino Guarini su commissione di Emanuele Filiberto di Savoia-Carignano, il palazzo si distingue per la sua facciata in mattoni rossi e il corpo centrale ellittico, che esprime una combinazione di eleganza e grandiosità. Residenza dei Principi di Carignano, il palazzo vide la nascita di Vittorio Emanuele II, un evento commemorato da un fregio decorativo sulla facciata principale, aggiunto nel 1884 dall’architetto Carlo Ceppi.
Con l’ascesa al trono di Carlo Alberto nel 1831, il palazzo fu ceduto al Demanio e divenne sede di importanti istituzioni statali, come il Consiglio di Stato e la Direzione delle Poste.
Nel 1848, il palazzo fu destinato a sede della Camera dei deputati del Parlamento Subalpino, e l’architetto Carlo Sada ne adattò lo splendido salone delle feste per ospitare l’aula parlamentare. Con l’unità d’Italia, si rese necessario un ampliamento del palazzo per ospitare un’aula parlamentare più grande, ma questo nuovo spazio non venne mai utilizzato poiché la capitale fu trasferita a Firenze nel 1864.
Dopo vari usi, inclusa la destinazione a sede universitaria, il palazzo fu restaurato negli anni Trenta del Novecento, recuperando la sua identità storica. Dal 1938, il primo piano nobile del palazzo e l’ampliamento ottocentesco ospitano appunto il Museo Nazionale del Risorgimento. Questo edificio, con la sua storia e la sua architettura, non solo racconta la storia dell’unificazione italiana, ma rappresenta anche un importante esempio di come l’arte e l’architettura possano intrecciarsi con la storia culturale e politica di una nazione.
Percorso museale
Il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano si estende su una superficie di circa 3.500 metri quadrati, distribuiti su 30 sale. Il percorso espositivo accompagna il visitatore attraverso la storia dell’unificazione italiana, ma con una visione che si allarga anche all’Europa, offrendo un contesto più ampio delle vicende che portarono alla nascita dello Stato italiano.
Le prime sale del museo sono dedicate alle esposizioni storiche precedenti, presentando il Risorgimento da diverse prospettive: quella nazionale, piemontese e torinese, fino a toccare l’interpretazione fascista del periodo. Questa introduzione storica permette ai visitatori di comprendere l’evoluzione della memoria del Risorgimento nell’immaginario collettivo italiano.
Dalla quarta sala in poi, il visitatore viene immerso nel cuore del Risorgimento. Il percorso parte dalla Rivoluzione francese del 1789, attraversando l’età napoleonica, la Restaurazione, i moti rivoluzionari del 1820-1821 e le rivolte del 1830-1831. Grande spazio è dedicato alle rivoluzioni del 1848 e alle Guerre d’indipendenza italiane, momenti cruciali che segnarono il cammino verso l’unificazione.
Ogni sala è arricchita da una selezione di 2.579 reperti esposti, scelti tra oltre 53.000 elementi della collezione del museo. Tra questi, si trovano armi, vessilli, uniformi, documenti manoscritti e a stampa, nonché opere figurative che ritraggono i protagonisti e gli eventi principali di questo periodo storico. Una delle sale più suggestive è quella che ricostruisce lo studio originale di Camillo Benso di Cavour, offrendo un’immersione nella vita quotidiana di uno dei grandi artefici dell’unità d’Italia.
Reperti e collezioni
Il museo vanta una collezione estremamente varia e ricca. Tra i reperti esposti si trovano armi e uniformi utilizzate durante le guerre d’indipendenza, vessilli e bandiere che accompagnarono le battaglie risorgimentali, e una vasta raccolta di documenti storici, tra cui manoscritti autografi, proclami e lettere di figure chiave come Camillo Benso di Cavour e Giuseppe Mazzini.
Il museo ospita anche opere figurative che ritraggono i protagonisti e le battaglie del Risorgimento, oltre a cimeli personali come la carrozza di Giuseppe Garibaldi e la marsina di Cavour, che offrono uno sguardo intimo sulla vita di queste figure storiche.
Tra i reperti più iconici vi sono il manoscritto originale de “Il Canto degli Italiani” di Goffredo Mameli, l’inno nazionale italiano, e la carrozza di Garibaldi, simbolo delle sue campagne militari. Il museo ha anche ricostruito ambienti storici, come lo studio originale di Camillo Benso di Cavour, dove prese forma gran parte della politica che portò all’unificazione dell’Italia, permettendo ai visitatori di immergersi nell’atmosfera dell’epoca.
Inoltre, il museo vanta una biblioteca specializzata con oltre 167.000 volumi e archivi storici che comprendono periodici, manifesti, stampe, documenti e una ricca collezione fotografica, offrendo una risorsa fondamentale per studiosi e appassionati di storia. I reperti esposti permettono ai visitatori di esplorare in dettaglio la storia dell’unificazione italiana, mantenendo viva la memoria del Risorgimento e del contributo dei suoi protagonisti.
Le due aule parlamentari
Uno degli elementi più affascinanti del museo è la possibilità di visitare due storiche aule parlamentari. La prima è la Camera dei deputati del Parlamento Subalpino, utilizzata tra il 1848 e il 1860. Questa sala, intatta e con l’arredamento originale, è un vero monumento alla storia politica italiana. Gli scranni occupati dai grandi protagonisti del Risorgimento, come Cavour, Massimo d’Azeglio e Giuseppe Garibaldi, sono ancora oggi contrassegnati da coccarde tricolori, a testimonianza della loro importanza.
Qui sono stati approvati provvedimenti cruciali come le leggi Siccardi del 1850, che abolirono i privilegi del clero, e si è dato il via ai lavori per la realizzazione del traforo del Frejus nel 1857. Inoltre, è qui che avvenne la concessione dello Statuto Albertino da parte di Carlo Alberto – una proto-costituzione, pietra miliare per la costruzione di uno stato democratico e moderno – e la proclamazione del Regno d’Italia da parte di Vittorio Emanuele II.
La seconda aula, altrettanto imponente, è quella che avrebbe dovuto ospitare la Camera dei deputati del Parlamento del Regno d’Italia. Tuttavia, l’aula destinata al Parlamento non fu mai utilizzata per questo scopo, poiché la capitale fu trasferita a Firenze nel 1864, rendendo obsoleto il nuovo spazio. Questo spazio monumentale rappresenta un esempio straordinario dell’architettura del XIX secolo, con i suoi grandi dipinti che raffigurano la storia militare italiana dal 1848 al 1860.
Il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano dunque, ospitato nell’affascinante Palazzo Carignano, non è solo un luogo di conservazione di preziosi cimeli storici, ma anche un’istituzione vivace e moderna, capace di offrire un’esperienza educativa e culturale immersiva e coinvolgente. Il percorso museale, ben strutturato e arricchito da strumenti multimediali, permette ai visitatori di comprendere non solo gli eventi che hanno portato all’unificazione italiana, ma anche il contesto europeo e le influenze che hanno plasmato la storia moderna del nostro paese. Con la sua collocazione storica e le sue collezioni di inestimabile valore, il Museo del Risorgimento di Torino rimane un punto di riferimento fondamentale per chiunque voglia approfondire la storia dell’Italia.
Indirizzo e mappa
Museo Nazionale del Risorgimento Italiano – Piazza Carlo Alberto, 8 – 10123 Torino (TO)
Contatti
Museo Nazionale del Risorgimento Italiano
Telefono: +39 011 562 1147
Fax: +39 011 562 4695
Email: info@museorisorgimentotorino.it
PEC: segreteria@pec.museorisorgimentotorino.it
» Prenotazioni
» Altri contatti
Direttore: Alessandro Bollo
Orari
Gli orari di apertura del Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di Torino:
- Martedì-domenica, ore 10.00 – 18.00
Ultimo ingresso alle 17
Chiusura settimanale: lunedì
Tempo visita
Stimiamo che la durata media di una visita svolta in autonomia è di circa due ore.
Prezzi
Il costo dei vari tipi di biglietti d’ingresso previsti:
- Biglietto intero: € 10,00
- Biglietto ridotto: € 8,00
(gruppi di almeno 10 persone, over 65, militari) - Biglietto ridotto universitari: € 5,00
- Biglietto ridotto soci UniTre: € 5,00
- Biglietto ridotto studenti scuole superiori: € 4,00
- Biglietto ridotto studenti scuole elementari e medie: € 2,50
- Biglietto famiglia: € 18,00
(max 5 persone, di cui max 2 adulti) - Biglietto gratuito: minori di 6 anni, persone con disabilità e loro accompagnatore, insegnanti, abbonamento Musei Torino Piemonte, Torino+Piemonte Card e Royal Card.
Ultimo aggiornamento: 24 ottobre 2024
Ingresso gratuito
Palazzo Carignano, che al pianterreno ospita anche gli Appartamenti dei Principi di Carignano, aderisce all’iniziativa nazionale #domenicalmuseo: è previsto quindi l’ingresso gratuito per tutti la prima domenica del mese.
Biglietti
Questi i riferimenti dell’ufficio prenotazioni del museo:
Telefono: +39 011 562 3719
Email: prenotazioni@museorisorgimentotorino.it
L’ufficio è aperto dal martedì al giovedì (ma da qualche parte, sul sito ufficiale, è anche indicato dal martedì al venerdì), dalle 10 alle 13.30.
N.B. – La prenotazione è obbligatoria per i gruppi composti da più di 11 persone. Per i visitatori singoli e i gruppi composti da meno di 11 persone è richiesto di prenotare solo nel caso in cui si desideri anche la visita guidata.
La prenotazione va effettuata preferibilmente al telefono o via email.
Eventuali disdette devono essere comunicate 15 giorni prima della visita.
Prenotazione online
Sul sito del museo è anche possibile procedere con la prenotazione online: dopo aver selezionato “Gruppi” o “Scuole“, va scelto un giorno e un orario di visita tra quelli liberi, evidenziati in azzuro.
N.B. – Alla data in cui scriviamo (24 ottobre 2024) non vediamo nessun giorno libero nei prossimi mesi, né nel calendario Gruppi né in quello Scuole. Non sappiamo se si tratta solo di un malfunzionamento della procedura.
Visite guidate
Il museo organizza delle visite guidate per gruppi di massimo 25 persone (in italiano, inglese, francese, spagnolo e tedesco).
Oltre alle visite classiche, è possibile prenotare anche delle visite guidate a tema:
- Cavour e il suo tempo
- I grandi personaggi del Risorgimento
- I processi di nazionalità in Europa
- Il grande tema delle costituzioni
- Verso la Grande guerra
Per quanto riguarda le scuole, consigliamo di visitare la sezione Didattica del sito ufficiale e di consultare la brochure in pdf con il programma aggiornato delle attività didattiche previste.
Visita virtuale
Il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano è su Google Arts & Culture: qui puoi ammirare le foto in alta definizione della collezione delle sue opere, visitare l’esposizione virtuale permanente sulla Camera dei deputati del Parlamento subalpino o effettuare dei tour virtuali a 360° di Palazzo Carignano e del Museo del Risorgimento.
Mostre
Mostre in corso
- Rileggere il Risorgimento. Torino / Italia: 1884-2024
22 ottobre 2024 – 16 febbraio 2025
Libro
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di Umberto Levra
Editore: Skira (2011)
272 pagine
» Altri libri sul Risorgimento
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Foto in alto:
facciata di Palazzo Carignano, sede del Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di Torino, vista da piazza Carlo Alberto.
By Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di Torino via Flickr (CC BY-NC-ND 2.0)