Il “divino” Guido Reni nelle collezioni sabaude e sugli altari del Piemonte
4 novembre 2025 – Si è aperta il mese scorso a Torino, nello Spazio Scoperte situato al secondo piano della Galleria Sabauda dei Musei Reali, una mostra dedicata al grande pittore bolognese Guido Reni, nel 450° anniversario della sua nascita.
La mostra raccoglie più di 20 lavori tra quadri, disegni e incisioni, che illustrano le varie tappe del percorso artistico del pittore, dagli esordi fino alla piena maturità e che testimoniano il forte apprezzamento della corte sabauda per la pittura classicista bolognese.
Accanto alle opere appartenenti alle collezioni degli stessi Musei Reali, sono esposti anche tre importanti prestiti provenienti da istituzioni piemontesi e dal Musée des Augustins di Tolosa.
La curatela è di Annamaria Bava e Sofia Villano.
Durata
La mostra Il “divino” Guido Reni nelle collezioni sabaude e sugli altari del Piemonte sarà visitabile dall’11 ottobre 2025 al 18 gennaio 2026.
Orari
Gli orari di apertura della mostra:
- Giovedì-martedì, ore 9.00 – 19.00
La biglietteria chiude un’ora prima
Chiusura settimanale: mercoledì
Prezzi
Il costo dei vari tipi di biglietti d’ingresso previsti:
- Biglietto intero: € 15,00
- Biglietto ridotto: € 2,00
- Biglietto gratuito: 0-18 anni, visitatori con disabilità e un loro accompagnatore, insegnanti con scolaresche, guide turistiche con gruppi, personale del MiC, possessori di Abbonamento Musei, Torino+Piemonte Card, tessera ICOM
- Diritti di agenzia: € 1,50 a biglietto
N.B. – Il biglietto d’ingresso alla mostra è lo stesso valido per visitare anche i Musei Reali.
Biglietti
Catalogo
In attesa di capire se sarà disponibile un catalogo ufficiale della mostra, segnaliamo qui un bel volume su Guido Reni edito due anni fa:
Humanista delle tele
Guido Reni pittore dei poeti
di Giulia Iseppi e Beatrice Tomei
Editore: Campisano Editore (2023)
320 pagine
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Guido Reni
Guido Reni nacque a Bologna il 4 novembre 1575 ed entrò giovanissimo, intorno ai 10 anni, nella bottega di Denis Calvaert (pittore fiammingo attivo a Bologna).

Verso la fine degli anni 1590 lasciò la bottega di Calvaert e si unì all’Accademia dei Carracci, fondata da Ludovico, Annibale e Agostino Carracci.
Si trasferì a Roma probabilmente nel 1601, dove lavorò sotto il pontificato di Clemente VIII e poi di Paolo V.
Qui realizzò importanti commissioni, tra cui:
- Crocifissione di San Pietro (1604–1605, per San Paolo alle Tre Fontane, oggi alla Pinacoteca Vaticana)
- Affreschi dell’Aurora nel Casino Rospigliosi-Pallavicini (1612–1614), una delle sue opere più celebri e datate con certezza
- San Michele Arcangelo sconfigge Satana (1630-1635, Chiesa di Santa Maria della Concezione dei Cappuccini).
Tornò poi stabilmente a Bologna intorno al 1614, dove fondò una propria bottega molto attiva e influente.
Fu celebre in vita in tutta Europa e ricevette commissioni da varie corti, tra cui quelle di Napoli e Francia.
Morì a Bologna il 18 agosto 1642 e fu sepolto nella chiesa di San Domenico.
Reni è noto per il suo classicismo ideale, influenzato dai Carracci e da Raffaello, ma caratterizzato da una ricerca di grazia, equilibrio e purezza formale.
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Foto in alto:
Guido Reni, “Lotta tra Amorini e Baccarini”, ca. 1613-1615, olio su tela, Musei Reali – Galleria Sabauda, Torino.
Dal sito ufficiale di Musei Reali Torino